Se stai considerando l’installazione di un impianto solare e desideri connetterlo alla rete elettrica nazionale, è fondamentale comprendere i dettagli dell’allaccio fotovoltaico con Enel.
Questo processo implica una serie di passaggi che devono essere seguiti con attenzione, dall’ottenimento delle autorizzazioni fino alla presentazione della domanda di connessione.
Discuteremo anche delle tempistiche previste per ottenere il preventivo di allaccio, che variano in base alla potenza dell’impianto. Inoltre, analizzeremo i costi dell’iter ordinario, compresi quelli relativi alla richiesta di preventivo e gli oneri di connessione.
Continua a leggere se vuoi sfruttare al massimo il tuo sistema fotovoltaico e beneficiare di una connessione sicura ed efficiente con Enel.
SOMMARIO
- Cos’è l’allaccio fotovoltaico alla rete Enel?
- Quali sono i requisiti per attivare la pratica di allaccio fotovoltaico?
- Quali sono tempi e costi di allaccio dell’impianto fotovoltaico?
- Iter semplificato
- Iter ordinario
- Domande frequenti sulla connessione di un impianto fotovoltaico alla rete
- Quanto tempo ha l’Enel per allacciare l’impianto fotovoltaico?
- Come fare richiesta di allaccio fotovoltaico all’Enel?
- Chi deve allacciare l’impianto?
- Come funziona il contatore Enel per fotovoltaico?
Cos’è l’allaccio fotovoltaico alla rete Enel?
L’attivazione dell’impianto fotovoltaico rappresenta un passaggio cruciale per collegare il sistema all’infrastruttura elettrica nazionale. È importante dunque considerare alcuni aspetti cruciali:
- Durante l’allaccio, è necessaria la presenza di diverse figure chiave, primo tra tutti l’intestatario delle bollette, ovvero il proprietario dell’impianto fotovoltaico. Inoltre, è importante la presenza di un installatore professionista che ha il compito di effettuare le opportune connessioni e verifiche tecniche. Infine, un funzionario dell’azienda distributrice, l’Enel, sarà presente per coordinare l’allaccio e garantire la corretta integrazione con la rete elettrica;
- La tipologia di contatore presente determina il tipo di intervento necessario. Di solito in Italia sono molto comuni i contatori elettronici, già predisposti per l’installazione di impianti fotovoltaici. Se invece disponi di un contatore analogico, sarà necessaria la sua sostituzione con un dispositivo elettronico adeguato;
- Nel caso dei contatori elettronici, l’installazione dell’impianto fotovoltaico richiede semplicemente una modifica delle impostazioni del dispositivo. Questa modifica consente al contatore di operare in modalità “bidirezionale”. Oltre alla misurazione dell’energia prelevata dalla rete elettrica e addebitata in bolletta, infatti, il contatore sarà in grado di misurare anche l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e immessa nella rete;
- Una volta completato l’allaccio e configurato il contatore, l’impianto fotovoltaico può essere messo in funzione. Da questo momento in poi, inizierà a produrre energia elettrica per alimentare i carichi presenti nell’abitazione. Qualsiasi eccesso di energia prodotta verrà immesso nella rete elettrica e registrato dal contatore;
- Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) preleverà i dati sull’energia immessa nella rete dal contatore. Questi dati sono fondamentali per calcolare l’ammontare dello Scambio sul Posto, ovvero la compensazione economica che viene riconosciuta al proprietario dell’impianto fotovoltaico.
L’allaccio fotovoltaico rappresenta quindi un passo fondamentale per permettere all’impianto di iniziare a generare energia pulita, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale e sfruttando le opportunità di scambio energetico con la rete elettrica nazionale.
Quali sono i requisiti per attivare la pratica di allaccio fotovoltaico?
Per attivare la pratica di allaccio del fotovoltaico è necessario:
- installare un contatore bidirezionale che sia in grado di registrare sia l’energia elettrica prelevata dalla rete nazionale che quella immessa in eccesso prodotta dall’impianto fotovoltaico;
- durante il sopralluogo e l’installazione dell’impianto, verificare se sono richieste particolari autorizzazioni amministrative. A seguito delle novità introdotte dal Decreto del Ministro 2 agosto 297/2022, gli impianti domestici fino a 200 kWh rientrano tra gli interventi di edilizia libera e non richiedono autorizzazioni specifiche, a meno che l’abitazione non si trovi in zone soggette a vincoli paesaggistici;
- installare pannelli solari fotovoltaici in aderenza al tetto o addirittura integrati nello stesso, rispettando le modalità specifiche indicate dalla normativa;
- disporre già di un’utenza elettrica attiva in bassa tensione, alla quale l’impianto fotovoltaico sarà collegato. Nel caso in cui l’utenza non sia ancora attiva, sarà necessario richiederne l’attivazione prima di procedere con l’allaccio fotovoltaico.
Ricorda che i requisiti possono variare in base alla tua ubicazione geografica e alle normative locali. Pertanto, è sempre consigliabile consultare le autorità competenti o affidarsi a un’azienda specializzata nell’installazione di impianti fotovoltaici per ottenere informazioni specifiche e accurate.
Verifica poi se puoi usufruire dell’iter semplificato, che consente una procedura più veloce di circa 30 giorni rispetto all’iter ordinario.
Quali sono tempi e costi di allaccio dell’impianto fotovoltaico?
Esistono due tipi di iter per richiedere l’allaccio all’Enel dell’impianto fotovoltaico, ognuno con tempi e costi. Si tratta dell’iter semplificato e di quello ordinario.
Iter semplificato
L’iter semplificato per l’allacciamento dell’impianto fotovoltaico offre tempi più rapidi rispetto all’iter ordinario. Vediamo nel dettaglio la procedura:
- La prima fase consiste nella compilazione e nell’invio del Modello Unico a Enel Distribuzione. Questo documento contiene tutte le informazioni relative all’impianto fotovoltaico e alle caratteristiche dell’utenza elettrica esistente;
- Una volta inviato il Modello Unico, Enel Distribuzione avvierà le pratiche per ottenere le autorizzazioni necessarie. Questo processo può richiedere alcuni giorni o settimane, a seconda delle procedure amministrative locali e della disponibilità dei documenti richiesti;
- Dopo aver ottenuto le autorizzazioni necessarie, si procederà con l’installazione dell’impianto fotovoltaico. Questa fase può richiedere tempistiche variabili, a seconda delle dimensioni dell’impianto e della complessità dell’installazione;
- Una volta completati i lavori di installazione, sarà necessario effettuare il collaudo dell’impianto. Successivamente, si dovrà compilare la seconda parte del Modello Unico e inviarla a Enel Distribuzione. Questo documento attesta la corretta installazione dell’impianto e conferma che esso rispetta le norme e le specifiche tecniche richieste. Entro 10 giorni lavorativi dalla ricezione del secondo modulo, verrà attivato l’allacciamento dell’impianto;
- Per quanto riguarda i costi, l’attivazione dell’allacciamento per l’iter semplificato generalmente comporta un pagamento di circa 100€. La spesa, però, può variare a seconda del fornitore e delle specifiche situazioni locali.
Per tutti i casi in cui non è possibile procedere con la procedura semplificata, la domanda di allaccio fotovoltaico alla rete elettrica nazionale dovrà essere effettuata con il classico iter ordinario.
Iter ordinario
L’iter ordinario richiede l’ottenimento delle autorizzazioni e la presentazione di documenti specifici al gestore di rete, di solito Enel.
Le tempistiche variano in base alla potenza dell’impianto fotovoltaico, con un periodo di 20 giorni lavorativi per impianti fino a 100 kW, 45 giorni lavorativi per impianti da 100 kW a 1000 kW e 60 giorni lavorativi per impianti oltre i 1000 kW.
I tempi di allaccio iniziano dalla data di fine lavori e variano in base alla complessità dei lavori stessi. In generale, si prevedono 30 giorni lavorativi per lavori semplici e 90 giorni lavorativi per lavori definiti complessi. Tuttavia, se la linea da realizzare in media tensione supera il primo chilometro, i 90 giorni possono diventare 105 giorni per ogni chilometro eccedente.
Durante le tempistiche previste, Enel non è obbligata ad effettuare l’allaccio, ma deve inviare una comunicazione contenente due proposte di date di allacciamento a scelta dell’utente.
L’iter ordinario comporta poi due tipi di costi distinti:
- Costo della richiesta di preventivo: varia in base alla potenza di immissione dell’impianto fotovoltaico. Ad esempio, per una potenza fino a 6 kW, il costo è di 30 euro + IVA;
- Costo degli oneri di connessione: dipende dalla potenza dell’impianto e varia da 122 euro a circa 300 euro per gli impianti residenziali. Ad esempio, per impianti fotovoltaici con potenza fino a 50 kW, il costo è di 100 euro + IVA.
Inoltre, potrebbero essere applicati ulteriori oneri in base alla distanza di connessione tra il contatore e la cabina di trasformazione.
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Domande frequenti sulla connessione di un impianto fotovoltaico alla rete
Quanto tempo ha l’Enel per allacciare l’impianto fotovoltaico?
In linea generale, una volta presentata la domanda di allacciamento per l’impianto fotovoltaico, i tempi previsti per l’attivazione del contatore possono oscillare tra un minimo di circa 15-20 giorni e due mesi. Questo intervallo di tempo, però, si riferisce all’iter senza eventuali ritardi dovuti a problemi documentali.
Come fare richiesta di allaccio fotovoltaico all’Enel?
Puoi fare richiesta di connessione dell’impianto direttamente sul sito di Enel Distribuzione.
Chi deve allacciare l’impianto?
Durante il processo di allaccio, è necessaria la presenza del titolare delle bollette (cioè del proprietario dell’impianto fotovoltaico), dell’installatore e del rappresentante dell’azienda distributrice (solitamente Enel).
Come funziona il contatore Enel per fotovoltaico?
Il contatore bidirezionale, utilizzato nell’impianto fotovoltaico, svolge un ruolo fondamentale nella misurazione dell’energia sia immessa in rete che prelevata dalla rete stessa. Questo tipo di contatore, a differenza di quello tradizionale, consente di registrare l’energia sia in ingresso che in uscita dall’utenza finale.
Sebbene esteticamente simile a quello tradizionale, il contatore bidirezionale utilizza una tecnologia elettronica più avanzata che consente di tenere traccia dell’energia immessa e prelevata. Per riconoscerlo, è possibile notare un simbolo con due frecce orizzontali contrapposte tra i dati tecnici di targa sulla parte esterna dell’apparecchio.
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