La certificazione LEED sta diventando sempre più un requisito per chiunque voglia contribuire alla sostenibilità ambientale nel settore edilizio.
Con l’Europa che si prepara a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, le normative diventano sempre più stringenti, in particolare nel settore dell’edilizia, responsabile di una parte significativa del consumo energetico e delle emissioni di gas serra. In questo contesto, la certificazione LEED offre un sistema di valutazione completo che va oltre la semplice efficienza energetica, promuovendo la sostenibilità in tutti gli aspetti della costruzione.
Se sei un professionista del settore o stai progettando un nuovo edificio o una ristrutturazione, scoprire come ottenere la certificazione LEED potrebbe essere un passo importante per rispondere alle nuove esigenze del mercato.
Continua a leggere per scoprire come il fotovoltaico e altre soluzioni green possano aiutarti a ottenere questo ambito riconoscimento.
SOMMARIO
- Cos’è la certificazione LEED?
- Certificazioni leed: quali criteri?
- Come si ottiene il certificato LEED?
- Certificazione l.e.e.d e sostenibilità in edilizia: quali vantaggi?
- Perché il fotovoltaico può farti ottenere il protocollo LEED?
Cos’è la certificazione LEED?
La certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) è uno standard internazionale che valuta e riconosce la sostenibilità degli edifici, siano essi di nuova costruzione o esistenti. Creata nel 1998 dalla U.S. Green Building Council (USGBC), questa certificazione volontaria è una delle più diffuse al mondo e si applica sia a edifici residenziali sia commerciali.
Il sistema di valutazione si basa su un insieme di criteri che misurano il livello di sostenibilità in diversi ambiti, tra cui il risparmio energetico e idrico, la qualità ecologica degli ambienti interni, la scelta dei materiali e la gestione delle emissioni di CO₂. Ogni ambito contribuisce all’assegnazione di un punteggio, con un minimo di 40 punti per ottenere la certificazione LEED base e un massimo di 110 per il livello Platinum, il più alto riconoscimento.
Il processo di certificazione differisce a seconda che si tratti di nuovi edifici o di edifici esistenti:
- Per le nuove costruzioni, il protocollo LEED BD+C (Building Design and Construction) valuta la progettazione e costruzione dell’immobile, includendo aspetti come l’efficienza energetica, l’utilizzo di fonti rinnovabili e la gestione responsabile delle risorse
- Per gli edifici esistenti, invece, il protocollo LEED EB: O&M (Existing Building: Operations & Management) si concentra sulle attività quotidiane di gestione e manutenzione, promuovendo interventi migliorativi a basso impatto e costi contenuti
In Italia, la certificazione è stata introdotta dal Green Building Council Italia (GBC Italia) ed è un riferimento importante per migliorare la sostenibilità del settore edilizio.
Certificazioni leed: quali criteri?
Come anticipato, LEED è una certificazione volontaria che valuta il livello di sostenibilità ambientale di un edificio attraverso un sistema a punti basato su otto aree tematiche principali. Ogni area assegna crediti in base a specifici criteri di sostenibilità, che contribuiscono al punteggio finale dell’immobile.
Le categorie analizzate includono:
- Trasporto e Ubicazione (LT): favorisce siti ben collegati e accessibili con trasporti sostenibili
- Sostenibilità del Sito (SS): promuove la tutela delle aree sensibili e l’efficienza nella gestione del suolo
- Efficienza Risorse Idriche (WE): incentiva il risparmio idrico e il riutilizzo delle acque
- Energia e Atmosfera (EA): valuta l’efficienza energetica, con un peso del 30% sul punteggio totale
- Materiali e Risorse (MR): premia l’uso di materiali sostenibili e il corretto smaltimento dei rifiuti
- Qualità degli Ambienti Interni (IEQ): si concentra sul benessere e la salute degli occupanti
- Innovazione (I): riconosce soluzioni progettuali innovative
- Priorità Regionale (PR): assegna crediti per esigenze specifiche del territorio
Il punteggio finale determina il livello di certificazione: LEED Base (40-49 punti), Argento (50-59), Gold (60-79) o Platinum (80-110). Gli edifici possono ottenere crediti sia attraverso prerequisiti obbligatori sia grazie a miglioramenti volontari, che spaziano dalla installazione di impianti fotovoltaici all’ottimizzazione dell’efficienza energetica.
Come si ottiene il certificato LEED?
Ottenere la certificazione LEED significa seguire un processo strutturato che valuta la sostenibilità complessiva di un edificio. Il primo passo è identificare la tipologia dell’edificio da certificare, che può rientrare in una delle seguenti categorie:
- Nuovi immobili, ovvero condomini, edifici commerciali, ricreativi, produttivi o per uffici
- Edilizia residenziale o progetti urbanistici
- Scuole, ospedali e negozi
- Restauro di edifici esistenti
A questo punto, il progetto viene sottoposto a GBC Italia (Green Building Council Italia), che ha adattato il protocollo LEED americano alle normative italiane ed europee. Il team di progettisti e costruttori viene affiancato da un LEED AP (Accredited Professional), un consulente esperto che identifica i crediti LEED perseguibili e definisce strategie per ottenere il miglior punteggio possibile.
Il percorso prevede diverse fasi, tra cui:
- Pre-assessment: analisi preliminare dei crediti LEED applicabili
- Progettazione e modellazione energetica: sviluppo di soluzioni sostenibili
- Capitolato prestazionale LEED: stesura dei requisiti tecnici
- Pre-certificazione: verifica del progetto prima della costruzione
- Costruzione e commissioning: controllo del corretto funzionamento degli impianti
- Certificazione finale: assegnazione del punteggio e del livello LEED
Anche i materiali utilizzati giocano un ruolo fondamentale. Sebbene non possano ottenere una certificazione LEED autonoma, possono essere sottoposti a mappatura LEED, che attesta il loro contributo al raggiungimento dei crediti richiesti. La scelta di prodotti ecosostenibili, sia nella produzione che nello smaltimento, quindi, è essenziale per migliorare il punteggio dell’edificio e garantire un impatto ambientale ridotto.
Certificazione l.e.e.d e sostenibilità in edilizia: quali vantaggi?
Questo riconoscimento incentiva pratiche che migliorano l’efficienza energetica, riducono il consumo d’acqua e minimizzano l’impatto ambientale, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico e all’abbattimento delle emissioni di CO₂ fino al 40%.
Perché quindi scegliere un edificio certificato LEED?
- Gli edifici LEED consumano meno energia e acqua, riducendo i costi operativi e il peso ambientale delle costruzioni
- Ambienti interni progettati per migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’esposizione a sostanze tossiche e favorire stili di vita sani, con effetti positivi sul benessere e la produttività delle persone
- Gli immobili certificati LEED si distinguono sul mercato con un valore medio superiore del 21,4% rispetto a edifici non certificati e affitti medi più alti dell’11%
Un ulteriore punto di forza è la riduzione dei rifiuti in fase di costruzione, che può arrivare fino al 70%, e l’attenzione a materiali e tecnologie innovative. Non sorprende, quindi, che gli edifici LEED siano particolarmente richiesti, soprattutto in un contesto post-pandemia che ha rafforzato l’importanza di vivere e lavorare in spazi salubri.
Infine, scegliere di costruire o ristrutturare un edificio con la certificazione LEED significa allinearsi agli obiettivi di sostenibilità e alle normative ambientali europee. Ciò rende l’edificio un investimento strategico non solo in termini di risparmio energetico, ma anche come parte di una visione più ampia di responsabilità sociale e ambientale, sempre più apprezzata nel contesto globale.
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Perché il fotovoltaico può farti ottenere il protocollo LEED?
l fotovoltaico può essere un alleato fondamentale per ottenere la certificazione LEED grazie ai suoi effetti positivi sull’efficienza energetica e sulla sostenibilità complessiva di un edificio. Questo protocollo, infatti, premia gli edifici che adottano soluzioni che riducono l’impatto ambientale e migliorano le performance energetiche, e il fotovoltaico gioca un ruolo chiave in questi aspetti.
Ecco perché il fotovoltaico può aiutarti a ottenere certificati LEED:
- L’installazione di un impianto fotovoltaico riduce notevolmente la dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali, abbassando i consumi di energia elettrica proveniente dalla rete. Puoi quindi abbattere le emissioni di CO2 e migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, uno degli aspetti premiati dal sistema LEED
- Il fotovoltaico è una fonte di energia pulita e rinnovabile. Utilizzare l’energia solare riduce l’impatto sull’ambiente, abbattendo le emissioni di gas serra e promuovendo un’energia più sostenibile. LEED considera positivamente l’uso di soluzioni che riducono l’inquinamento e favoriscono la transizione verso pratiche di costruzione più ecologiche
- Gli impianti fotovoltaici possono contribuire a rendere l’edificio più indipendente dal punto di vista energetico, favorendo l’autoconsumo e riducendo il ricorso a fonti energetiche inquinanti. Questo è un punto a favore nella valutazione LEED, che premia l’autosufficienza energetica degli edifici
- LEED promuove l’adozione di tecnologie innovative che migliorano le prestazioni degli edifici e riducono l’impatto sull’ambiente. L’installazione di un sistema fotovoltaico è vista come una scelta lungimirante e in linea con i principi di sostenibilità e innovazione, un aspetto che può far guadagnare punti importanti nella certificazione LEED.
Come vedi dunque il fotovoltaico è una soluzione vantaggiosa per chi vuole ottenere la certificazione LEED, in quanto contribuisce attivamente alla riduzione dei consumi energetici, delle emissioni di CO2, all’adozione di pratiche costruttive più sostenibili.
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