Tutto quello che devi sapere sul gestore servizi elettrici per il fotovoltaico

Tutto quello che devi sapere sul gestore servizi elettrici per il fotovoltaico

Il Gestore dei Servizi Elettrici per il Fotovoltaico o Gestore dei Servizi Energetici (GSE) è un ente fondato nel 1999 con l’ambizioso compito di plasmare il futuro dell’energia elettrica in Italia. Nasce in seguito al decreto legislativo “Bersani” del 16 marzo 1999, segnando un momento cruciale nella storia dell’energia nel nostro Paese. 

Inizialmente conosciuto come Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN), il GSE ha attraversato un’evoluzione significativa a partire dal 2005, quando ha abbandonato il ruolo di gestore della trasmissione, per abbracciare la missione più ampia di promuovere e incentivare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Questo cambio di focus è stato accompagnato da una nuova denominazione, Gestore dei Servizi Energetici, un’entità che ancora oggi svolge il suo ruolo sotto il costante controllo del Ministero dell’economia e delle finanze

Con sede principale a Roma e più di 600 dipendenti dedicati, il GSE è al centro di iniziative che guidano la transizione verso un futuro energetico sostenibile. In questo articolo, esploreremo le attività chiave del GSE nel settore fotovoltaico e le agevolazioni che promuove per coloro che abbracciano la rivoluzione delle energie rinnovabili.

SOMMARIO

Cos’è il gestore servizi elettrici ed energetici per il fotovoltaico?

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) rappresenta un pilastro fondamentale nello sviluppo sostenibile dell’Italia, focalizzandosi sulla promozione delle fonti rinnovabili, con particolare attenzione al settore fotovoltaico, e sull’efficienza energetica. Attraverso la stipula di contratti con il GSE, è possibile richiedere il ritiro dell’energia prodotta da impianti solari, inserendosi così in un contesto di supporto attivo alle energie pulite. 

Le sue competenze abbracciano una vasta gamma di attività, che vanno dalla qualifica tecnico-ingegneristica alla verifica degli impianti, dalla gestione del meccanismo dei Certificati Bianchi per l’efficienza energetica al coordinamento del “Conto Termico” per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Il GSE svolge un ruolo cruciale nel panorama energetico italiano, agendo come unico socio dell’ente pubblico Ricerca Sistema Energetico (RSE) e ampliando il proprio raggio d’azione al mercato del gas naturale dal 2011. La società, interamente controllata dal Ministero dello Sviluppo Economico, mira a promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili, implementare strategie per l’efficienza energetica e diffondere informazioni per favorire la cultura dell’uso sostenibile dell’energia.

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Di cosa si occupa il gestore GSE?

L’ente svolge un ruolo fondamentale nell’incentivazione e nell’incremento delle energie rinnovabili in Italia, agendo come società incaricata dallo Stato per perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale dell’UE. Le sue responsabilità si concentrano su due pilastri fondamentali: le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica. Per raggiungere tali obiettivi, il GSE segue le direttive operative e le strategie del Ministero dello Sviluppo Economico.

Le attività principali del GSE comprendono:

  • Ritiro e collocamento dell’energia: gestisce il ritiro e la vendita sul mercato dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, fornendo un canale per l’inserimento di questa energia nel contesto nazionale
  • Incentivazione delle fonti rinnovabili: sostiene la produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso meccanismi come il Conto Energia, il ritiro dedicato e la tariffa onnicomprensiva, rivolgendosi a privati, aziende e pubbliche amministrazioni
  • Incentivazione dell’efficienza energetica: promuove piccoli interventi per aumentare l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, erogando, ad esempio, il Conto Termico
  • Qualifica degli impianti: effettua attività di qualifica sugli impianti esistenti, facilitando l’accesso alle agevolazioni economiche
  • Verifica sugli impianti: assicura il mantenimento dei requisiti per gli incentivi attraverso attività di verifica e controllo sugli impianti convenzionati con la società
  • Monitoraggio dei flussi di energia: costantemente monitora l’energia immessa dagli impianti di produzione per minimizzare gli oneri legati agli sbilanciamenti sul sistema elettrico nazionale
  • Promozione della sostenibilità: organizza iniziative per diffondere la cultura della sostenibilità attraverso incontri, convegni e tavoli istituzionali, fornendo supporto alla Pubblica Amministrazione e agli Enti locali per lo sviluppo dell’efficienza energetica

Come vedi, il GSE agisce su molteplici fronti per promuovere un approccio sostenibile e efficiente delle risorse energetiche.

Quali sono gli incentivi promossi da GSE Energia?

Ci sono diversi incentivi promossi dal GSE per chi possiede impianti alimentati da fonti rinnovabili, come gli impianti fotovoltaici, tra cui il Conto Energia.

Un altro incentivo, sebbene non sia una vera e propria agevolazione, è lo Scambio sul Posto. Si tratta di una forma di autoconsumo che compensa l’energia elettrica prodotta e immessa in rete con quella prelevata e consumata in momenti diversi. L’attivazione dello Scambio sul Posto è gratuita e cumulabile con la detrazione fiscale prevista per l’installazione del fotovoltaico. Può essere avviato attraverso un iter semplificato o tramite il portale GSE.

Pare però che questo servizio sia attivo solo fino al 31 dicembre 2023, aprendo la strada a nuove forme di incentivazione, come il ritiro dedicato. Quest’ultimo, introdotto nel 2008, consente ai produttori di vendere l’energia in surplus alla rete, ricevendo un compenso per ogni kWh. La differenza principale risiede nel fatto che, mentre lo Scambio sul Posto è un meccanismo di bilanciamento, il ritiro dedicato comporta la vendita diretta dell’energia prodotta in eccesso a un prezzo stabilito. Staremo a vedere.

La fine dello scambio sul posto può generare incertezze per gli impianti installati di recente, ma è stata implementata dal legislatore per aprire spazio a un nuovo tipo di incentivo, quello per le comunità energetiche. Gli schemi incentivanti per la condivisione di energia, come le comunità energetiche rinnovabili (CER) e gli autoconsumatori collettivi (AUC), rappresentano il futuro dello sviluppo della generazione distribuita da fonti rinnovabili, segnando una nuova fase nell’evoluzione del panorama energetico.

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